Con il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 154 del 13 dicembre 2023 attuativo della legge 4 maggio 2023, n. 48, diviene operativo l'Assegno di inclusione (ADI) la nuova misura a sostegno dei soggetti più fragili che va a sostituire il Reddito di Cittadinanza. L'ADI viene riconosciuto dopo la richiesta pervenuta da almeno un componente del nucleo familiare interessato.
A CHI SI RIVOLGE
Spetta a nuclei familiari con ISEE fino a 9.360 euro, nei quali ci sia almeno un componente:
- con disabilità
- minorenne
- ultra 60enne
- persona in condizione di svantaggio e inserita in programmi dei servizi socio-sanitari.
Tra i requisiti richiesti al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, vi sono:
- il richiedente dev’essere cittadino europeo o un suo familiare, deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria), di cui al D. Lgs. 19 novembre 2007, n. 251;
- residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. La residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare;
- non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell'articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto "patteggiamento"), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta;
- un valore dell'indicatore di situazione economica equivalente ISEE, in corso di validità, non superiore a euro 9.360;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Non ha diritto all'Assegno di inclusione il nucleo familiare di cui un componente risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché le risoluzioni consensuali del contratto di lavoro intervenute nell'ambito della procedura di conciliazione.
Vedi tutti i requisiti qui: https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.assegno-di-inclusione-(adi).html
COSA SI OTTIENE
Il contributo è erogato attraverso una carta di pagamento elettronico ricaricabile, "Carta di inclusione", con la quale oltre al soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti, potranno essere eseguiti prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza, e potrà essere eseguito un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione.
COME SI OTTIENE
E’ possibile presentare la domanda INPS con la procedura online presente sul portale inserendo l’ISEE in corso di validità, l’auto-dichiarazione del possesso dei requisiti, le informazioni per la scala di equivalenza e le auto-certificazioni nei casi di nucleo con componenti in condizione di svantaggio.
E’ necessario inoltre iscriversi alla piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa, presente nel Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) che permette di sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) del nucleo familiare.
Al fine di determinare l'ammontare del beneficio tutti i criteri necessari e le condizioni richieste vengono raccolte e valutate tramite una scala di equivalenza.
E’ richiesto anche che l'intero nucleo familiare sia sottoposto ad una valutazione multidimensionale dei bisogni per la definizione del percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa, ovvero un Patto di Inclusione Sociale (PaIS).
Sono esclusi dagli obblighi sulle politiche attive (anche se possono aderirvi volontariamente), ma non dagli obblighi derivanti dal Patto di Inclusione:
- titolari di pensione diretta o di età pari o superiore a 60 anni;
- componenti con disabilità, affetti da patologie oncologiche;
- persone con carichi di cura in famiglie numerose (tre o più figli, con la presenza di minori di tre anni di età);
- donne inserite in percorsi di protezione dalla violenza di genere o prese in carico da centri antiviolenza.
Le iniziative vengono attivate in base alle comunicazioni che arrivano ai Centri per l’impiego sulle persone che presentano domanda. Chi è attivabile al lavoro, dovrà sottoscrivere un Patto di Servizio Personalizzato (PSP) entro 60 giorni dalla comunicazione. Poi, ogni 90 giorni, dovrà presentarsi a Centri per l’impiego o presso il soggetto accreditato individuato nella domanda per aggiornare la propria posizione.
TEMPI E VINCOLI
La richiesta si può fare dal 18 dicembre 2023 dal sito INPS: il nuovo ADI sarà erogato da gennaio 2024.
Dal 1° gennaio 2024 per la richiesta ci si potrà rivolgere anche a CAF e Patronati.
ALTRE INFORMAZIONI
E' attivo lo Sportello Assegno di Inclusione a cui si accede solo su appuntamento
telefonando al numero 0444 476639 dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00,
oppure scrivendo alla mail: ambitoarzignano@comune.arzignano.vi.it
Leggi la Nota ai Comuni "ADI: COME RICHIEDERLO?"
Vedi la Pagina dedicata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali